Gli scarti delle aziende vitivinicole sono sia organici, sia inorganici.
Quelli organici sono gli scarti della vendemmia: raspi, fecce, vinacce, con l’eccezione dei sarmenti che invece sono scarti di potatura. A questi aggiungiamo i tappi di sughero, che non sono un vero e proprio scarto nostro, se non quando stappiamo bottiglie per metterle in degustazione.
Quelli inorganici sono principalmente carta e cartone, liner, plastica termotrattata da imballo. Oltre ai contenitori dei prodotti che utilizziamo per trattare i nostri vigneti, che vengono considerati rifiuti speciali.
Quelli organici sono gli scarti della vendemmia: raspi, fecce, vinacce, con l’eccezione dei sarmenti che invece sono scarti di potatura. A questi aggiungiamo i tappi di sughero, che non sono un vero e proprio scarto nostro, se non quando stappiamo bottiglie per metterle in degustazione.
Quelli inorganici sono principalmente carta e cartone, liner, plastica termotrattata da imballo. Oltre ai contenitori dei prodotti che utilizziamo per trattare i nostri vigneti, che vengono considerati rifiuti speciali.