Stimolate dall’idea di Sara che nel 2018
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Stimolate dall’idea di Sara Vezza, giovane imprenditrice agricola che nel 2018 istituì una borsa di studio per gli studenti dello IED Torino per creare un oggetto di design partendo dagli scarti della sua cantina (ReWineD®), abbiamo cercato di classificare e quantificare i nostri rifiuti, calcolarne l’impatto e immaginare una seconda vita sempre all’interno della nostra filiera. 
Con l’aiuto di docenti universitari, tecnici e creativi abbiamo affrontato la complessità dell’economia circolare legata al vino. E osservato i percorsi fatti da altre imprese in settori differenti dal nostro. 
E qualche passo avanti lo abbiamo fatto. 
riutilizzo
confronto
visione
call to action
ricerca
CARTA
In collaborazione con FAG, azienda di packaging di Dogliani, e OSSON, che si occupa di recuperi dei materiali, abbiamo realizzato delle scatole per il trasporto del vino con cartone 100% riciclato dalle nostre colline, capaci e trasmettere il mesaggio dell’Anello Forte

LINER
Un nuovo progetto, in fase di avvio nel 2024 grazie al bando promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo “Percorsi di sostenibilità. Misura 2”, presterà particolare attenzione al materiale del liner di scarto post etichettatura, non riciclabile con la carta comune. Il liner è il supporto siliconato delle etichette autoadesive. La macchina etichettatrice delle bottiglie, srotola la bobina e al termine dell’operazione resta il rotolo di carta siliconata (liner). Si tratta di un rifiuto ‘speciale’ solitamente destinato alla discarica o alla termovalorizzazione.


Il progetto, denominato L’anello (Mon)Forte è focalizzato sulle opportunità di riciclo dei liner attraverso un processo innovativo di recupero finalizzato alla reimmissione sul mercato delle componenti siliconate e della carta riciclate, in collaborazione con importanti players del settore ambientale. Verranno coinvolti man mano partner tecnici – in particolare è già in corso l’intesa con Bra Servizi per la raccolta e il conferimento – e soggetti produttori interessati a partecipare.

PLASTICA
Abbiamo fatto un tentativo con un’azienda del nostro territorio che produce i vinplast, interfalda di plastica per lo stoccaggio del vino imbottigliato. Ma purtroppo senza successo. Ora stiamo lavorando con altre due aziende per capire se è possibile riciclare questa termoplastica per ottenere lo stesso film performante utilizzato per l’imballaggio.
FOGLIE ROSSE
La vite, si sa, finita la vendemmia scolora. Non tutti i vitigni allo stesso modo, i nebbioli diventano gialli, i dolcetti arancio, le barbere bordeaux intenso. Abbiamo scoperto che queste ultime vengono utilizzate per produrre integratori naturali per favorire la funzionalità del microcircolo.
SCARTI DI VENDEMMIA
Raspi, fecce e vinacce vengono già utilizzati in vari settori, dalla cosmetica alle aziende farmaceutiche, qualcuno addirittura per produrre carta o tessuti. Noi stiamo percorrendo un’altra strada: vogliamo capire se questi scarti possano essere trasformati in un diserbo naturale. Ci siamo rivolti ad una docente di chimica dell’Università di Torino e con lei ed alcuni suoi studenti stiamo procedendo per step.
TAPPI
Insieme al comune di Monforte d’Alba si è creato un punto di raccolta per i tappi di sughero, che vengono conferiti alla comunità Artimestieri e destinati a una nuova vita nel settore edilizio.
LACRIME DI VITE
È un modo romantico per definire la linfa che, all’inizio della primavera, sgorga dai tagli della potatura. Un tempo le venivano attribuiti poteri magici, certo è che quelle lacrime sono un concentrato di sostanze preziose utilizzate in cosmetica.
SARMENTI
Questo materiale ligneo potrebbe anche essere utilizzato per alimentare impianti a biomasse. Percorreremo presto questa strada con un’azienda che fornisce energia al nostro territorio.
Credo nei tempi lunghi, credo nei lavori di ricerca che richiedono non poca umiltà ed altrettanta pazienza.
Troppi giocano con le cose serie.
Nuto Revelli, L’anello forte, Einaudi, 1985, Introduzione

COLLABORAZIONI

POLITECNICO DI TORINO

All’inizio di marzo 2021 abbiamo aderito all’invito di Unioncamere Piemonte ad essere coinvolte in un corso di Design Sistemico organizzato dal Politecnico di Torino insieme a Environment Park sulla piattaforma Circular Economy.
Il corso Open System del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, coordinato dalla professoressa Silvia Barbero, è rivolto a una settantina di studenti, la metà stranieri. Ha come obiettivo analizzare le fasi del processo produttivo e i flussi di materia in entrata e uscita delle aziende che hanno aderito al progetto, inserendo i dati in una visione olistica del territorio nel quale operano.
Per noi ha partecipato Noemi Conterno dell’azienda agricola Conterno Fantino. Qui al primo incontro con uno degli studenti e gli altri cinque collegati su Zoom.